giovedì 24 luglio 2014

Sessismo a dosi quotidiane


A volte le esperienze personali non rimangono circoscritte alla propria sfera.  Qualcosa ti spinge a esternarle a rendere partecipi altre persone, a cercare di impedire che ad altre persone succeda la stessa cosa che è successa a te.

Questo è ciò che c'è dietro alla storia del il progetto Everyday Sexism. La sua ideatrice, Laura Bates, inglese, di 27 anni, si è messa in gioco dopo che si è accorta che quasi ogni giorno aveva occasioni di sentirsi a disagio. Fischi, battutine, uomini che ti seguono, esibizionisti, molestie che le capitavano spesso, una volta riuniti tutti insieme le sono sembrate impressionanti.
A quel punto ha cominciato a confrontarsi con le amiche e si è accorta che a ogni ragazza succedeva la stessa cosa.


“Cominciai a parlare con le altre donne e non potevo credere a quello che raccontavano. Molte di noi pensano solo di essere sfortunate finché non parlano con le altre" 







Da lì ha avuto l'idea del progetto Everyday sexism. Un sito che raduna testimonianze e racconti  delle storie di ordinaria molestia di ogni donna che abbia la voglia di raccontare la sua storia. O quella della mamma. O della nonna. In due anni ha collezionato 70.000 storie da 20 paesi (mica bruscolini!).
 In Inghilterra ha ottenuto l'appoggio di molti politici.
Ha parlato alle Nazioni Unite, in alcune scuole e  collaborato con la polizia locale inglese per cercare di ridurre le molestie sui mezzi pubblici.
Forse grazie anche a questa comunità, nella quale le donne si rispecchiano l'una con l'altra, le denunce sono aumentate del 36%.
Questo progetto è esteso anche in Italia.E le storie raccontate fanno rabbrividire per la loro quotidianità.
C'è Cloe che racconta di come in ufficio un suo superiore la tratti come una bambinetta incompetente mentre un suo collega maschio no.
Chiara che racconta di come sia stata avvicinata in un parco da un uomo che con la scusa di difenderla da un eventuale masturbatore in realtà voleva approcciarla.

"Al mio rientro a casa ho raccontato subito l'accaduto a mio fratello maggiore che è andato su tutte le furie e ha anche pensato di uscire a cercarlo. Quando poi è arrivata mia madre sono scoppiata a piangere; lo so che questo non è un fatto gravissimo e ci sono donne che hanno subito di peggio, ma mi sono sentita spogliata della mia dignità, perché mai in tutta la mia vita qualcuno si era rivolto a me in un modo tanto oltraggioso, come sono se fossi un oggetto per il trastullo altrui. La cosa che mi fa più male è il fatto che non posso stare nemmeno tranquilla nei dintorni di casa mia passeggiando allegramente con il mio cane. Da quella volta quella strada non la faccio più da sola ed è passato qualche tempo prima di farla tranquilla senza aver l'ansia di incontrare quel lurido."
Ma anche situazioni più banali, purtroppo,  come ad esempio quelle legate al pregiudizio della "donna al volante pericolo costante"
"Odio quando le persone dicono, se qualcuno si parcheggia male o fa una manovra sbagliata in macchina e poi scoprono che è stata una donna, "Ah, ecco perché" mentre se è stato un uomo e lo si fa notare a volte viene persino giustificato."
oppure
Durante il mio esame di guida l'esaminatore mi disse che se gli fossi stata "simpatica" forse non mi avrebbe fatto parcheggiare la macchina, non sono stata "simpatica" e alla fine mi ha fatto parcheggiare, non sapeva che so farlo da Dio Alla mi ha pure detto "Ah però! Parcheggi come un uomo!"

Si potrebbe continuare all'infinito spulciando le testimonianze presenti in questo sito. Che fanno paura proprio perché considerate normali, e magari sono considerati pure dei complimenti alla rovescia, di cui essere orgogliose. 
Ma, come dice Daria, riassumendo il mio pensiero:
Sono esagerata perchè non rido quando mi insultano, non so stare allo scherzo. Prendo tutto troppo sul serio. Che vuoi che sia... e giù commenti su donne che non sanno guidare, che sono isteriche, pazze, incompetenti, che vogliono sempre comandare (questa è la mia favorita...). C'è differenza fra comicità e clichés sessisti.
Amen, sorella.

P.s. grazie a Monica Ricci Sargentini per lo spunto. Il link al suo blog e al suo articolo http://lepersoneeladignita.corriere.it/2014/07/21/fischi-commenti-e-molestie-contro-le-donneil-successo-del-sito-per-fermare-il-sessismo/#more-6928

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